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Reportage

Viaggio in Vietnam e Singapore

La prima tappa di questo Gran Tour Pepita è la capitale vietnamita Hanoi. Ci rechiamo simbolicamente a rendere omaggio al fondatore della patria, Ho Chi Minh, familiarmente chiamato lo zio Ho: visitare il suo mausoleo ci sembra il modo migliore per iniziare ad esplorare il Paese ed entrare nello “spirito” del viaggio in Vietnam. Hanoi è ricca di templi pieni di statue, ornamenti dorati, bassorilievi… Il tutto immerso in una vegetazione rigogliosa, piena di profumi di fiori e colori come il tempio della Letteratura, la prima università del Vietnam costruita e fondata nel 1.070. Insomma uno splendido mosaico di cultura, natura e spiritualità coronato dall’estrema gentilezza e cordialità del suo popolo.
 
Dalla grande città ci spostiamo sulla baia di Ha Long (considerata l’ottava meraviglia del mondo) e poi a Trang An, un labirinto naturale di isole verdissime, montagne che emergono in una superficie completamente pianeggiante. Navighiamo con grandi e piccole imbarcazioni, lungo piccoli canali, fiumiciattoli, costeggiamo baie, scendiamo in piccoli porti per salire, all'alba, all'imboccatura di grotte nascoste: un'emozione inenarrabile, che tocca l'animo.
 
Il viaggio del Pepita group continua verso il centro e poi il sud del Vietnam: raggiungiamo Denang attraverso il passo delle nuvole e ammiriamo l’aprirsi dello spettacolare panorama dell’ampio golfo dove le acque limacciose del fiume fluiscono parallele alla corrente marina, senza mescolarsi. 
 
Il porto commerciale anticamente si trovava però ad Hoi An, oggi patrimonio Unesco, che visitiamo con la nostra guida. Passeggiamo tra le vie storiche sulle quali si affacciano le case dei mercanti cinesi e giapponesi, sotto innumerevoli lanterne colorate, fino ad arrivare al caratteristico ponte giapponese coperto che i univa i due diversi quartieri. 
 
Poi un tuffo nella civiltà Champa con My Son dove le rovine dei templi sono ancora avvolte in una rigogliosa vegetazione.
 
Quindi un nuovo volo per raggiungere Ho Chi Minh City. La Saigon sognata attraverso tanti film e letteratura ci accoglie con il suo brulicare di vita e di traffico, è il regno dei motorini. Qui tutto si svolge per strada, dai ristoranti improvvisati, alla musica, alle quattro chiacchiere tra amici seduti in bassi panchetti. 
 
Oltre al palazzo presidenziale (oggi rinominato “Palazzo dell’Indipendenza”) visibile in tante foto storiche, visitiamo poi l’antico tempio buddista dedicato alle partorienti e il quartiere francese con palazzi e chiese ispirati alla Parigi dell’epoca. 
 
Ma il nostro tour non si limita alle città grandi e piccole, vogliamo percepire la vita del vero Vietnam contadino e commerciale che si svolge tra i campi di riso e i grandi corsi e delta dei fiumi.
 
Il Delta del Mekong è una tappa imperdibile se si vuol capire il paese. Noi lo percorriamo con vari mezzi: da grandi barche per turisti che ci portano a visitare le piccole industrie e lavorazioni artigianali, tipo la fabbrica di mattoni e la produzione di caramelle con latte di cocco, fino a piccole barche a remi, a biciclette o tuc-tuc a motore lungo i vari bracci del fiume per immergersi nella sua vegetazione rigogliosa. Qui tutto è più semplice e tranquillo che a Saigon, la popolazione è generosa e attiva, buona parte della loro vita si svolge sulle barche. Lo dimostrano i numerosi mercati galleggianti di generi alimentari e di prima necessità: dei veri e propri supermercati per i tanti paesini dispersi nei meandri del fiume. Di buon ora visitiamo il mercato Cai Rang a Can Tho.
 
Per coronare la nostra esperienza vietnamita non possono però mancare i tunnel dell’eroico villaggio di Cu Chi usati dai Vietcong per difendersi dagli americani. Degli oltre 250 km di tunnel oggi solo pochi metri sono percorribili dai visitatori; un'esperienza incredibile della vita di sacrifici fatta da questi soldati improvvisati ma temibilissimi. I tunnel erano alti 120 cm per 80 di larghezza e arrivavano fino a 9 metri di profondità. Una giornata davvero toccante per i video e le foto che ci vengono mostrate e le ricostruzioni dei vari momenti della giornata dei soldati. 
 
Gli ultimi due giorni li passiamo invece a Singapore, dove rientriamo nei ritmi del vivere moderno e frenetico e assistiamo ai miracoli della laboriosità di un paese attivissimo.
 
Due giorni nei giardini botanici tra meravigliose orchidee, fiori e piante esotiche, ma anche costruzioni iper-moderne, dove la natura si armonizza con la geniale creazione artistica.  Il panorama sulla sua baia dall’alto dei suoi grattacieli illuminati ci lascia letteralmente a bocca aperta.  Ma a Singapore è bello anche passeggiare a naso all'insù tra le sue modernissime architetture, navigare sull'omonimo fiume fino al celebre Marina Bay Sands Hotel e salire al 56° piano fino alla piscina a sfioro con la vista sulla città e il mare. Una dimensione da sogno che sono riusciti a rendere reale, allargando il suolo costruibile e strappando terra al mare.
 
Ogni cosa nella città è fatta all’impronta della progettazione, del design e dell'ordine. Un melting pot che la rende già metropoli del futuro.

 
 
Claudia Vignoli,
Gran Tour Vietnam e Singapore,
Novembre 2017


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