
Itinerario
BOLOGNA
ROCCHETTA MATTEI
Un tesoro architettonico inimitabile
Domenica 09 Febbraio
Partenza in pullman g/t da Viale Giotto (angolo bar Giotto) alle 06:30. Sosta lungo il percorso per la colazione. Pranzo in ristorante. Arrivo alla Rocchetta Mattei e visita del complesso con guida specializzata.
Il castello definito “Rocchetta Mattei” deve il suo nome al conte Cesare Mattei (1809-1896) che lo fece edificare sulle rovine di una antica costruzione risalente all’XIII secolo, la Rocca di Savignano. La struttura del castello fu modificata più volte dal conte durante la sua vita e dai suoi eredi, rendendola un labirinto di torri, scalinate monumentali, sale di ricevimento, camere private che richiamano stili diversi: dal neomedievale al neorinascimentale, dal moresco al Liberty. Cesare Mattei nacque a Bologna (1809) da famiglia agiata, crebbe a contatto con alcuni dei più importanti e significativi personaggi dell’epoca come Paolo Costa, Gioacchino Rossini e Marco Minghetti. Nel 1837 fu uno dei 100 fondatori della Cassa di Risparmio in Bologna. Ricevette il titolo di Conte nel 1847 da papa Pio IX, a seguito di una donazione terriera in quel di Comacchio. La morte della madre nel 1844 lo provò duramente e anche la deludente esperienza politica, legata alle complesse vicende italiane del biennio ’47-’49, lo spinsero a lasciare Bologna e a ritirarsi nella tenuta di Vigorso per studiare la sua “nuova medicina”. Nel 1850 acquistò i terreni dove sorgevano le rovine del castello medievale e iniziò la costruzione della “Rocchetta”, dirigendone personalmente i lavori, dove si stabilì definitivamente a partire dal 1859, conducendo una vita da signore medievale con tanto di corte. Negli anni seguenti, egli dedicò i suoi sforzi allo studio ed alla divulgazione della medicina alternativa che battezzò Elettromeopatia. Questa pratica gli assicurò fama mondiale, ed in seguito alla sua morte (1896), fu proseguita con alterne fortune dagli eredi fino al 1959. Proprio in quell’anno, la Rocchetta venne venduta alla moglie di un commerciante locale Primo Stefanelli detto “Il Mercantone”. Quest’ultimo la gestì come attrazione fino a quando non venne abbandonata negli anni ’80. Nel 2005, la Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna (Carisbo) acquistò il castello e dopo un accurato studio progettuale ne iniziò il consolidamento e intraprese un ampio e fedele restauro che attualmente è ancora in corso d’opera.
Nel pomeriggio, incontro con la guida e visita della città di Bologna. Inizieremo dal centro storico con la fontana del Nettuno, uno dei simboli della città, opera dello scultore fiammingo detto Giambologna. A seguire potremo ammirare i palazzi e gli edifici storici di Piazza Maggiore, il cuore della città: il Palazzo del Podestà, costruito intorno al 1200, che fu la prima sede del governo cittadino; il Palazzo Re Enzo, venne affiancato al precedente nel 1244-46 e ospitò per circa ventitré anni il cosiddetto ‘re prigioniero’, re Enzo di Sardegna, figlio di Federico II; il Palazzo Comunale o d’Accursio fu residenza degli Anziani, la massima magistratura di Governo del Comune e oggi è sede del Municipio di Bologna. Durante la passeggiata visiteremo la gotica Basilica di S.Petronio, dedicata al patrono della città, rimasta incompiuta nel suo disegno originario, custodisce opere preziose come la splendida ‘Madonna in trono’ di Lorenzo Costa. Alle ore 18:00 circa partenza per il rientro ad Arezzo. No sosta per la cena.
Prezzi
Quota di partecipazione € 95,00
Quota di partecipazione bambini/ragazzi sotto i 18 anni € 60,00
Altre info utili
La quota comprende: Viaggio in pullman g/t - pranzo in ristorante con bevande incluse - guida specializzata per la visita del centro storico di Bologna - noleggio auricolari - assicurazione medico/bagaglio - accompagnatore Pepita
La quota non comprende: Ingressi da pagare in loco (possibili variazioni senza preavviso): Rocchetta Mattei € 10,00 compresa la guida - eventuali altri ingressi - mance
Il viaggio sarà confermato con minimo 30 partecipanti
SALDO ALL’ATTO DELLA PRENOTAZIONE
NECESSARIA CARTA D’IDENTITA’
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